Restauro e verniciatura di un portone in legno

Una piccola guida per il fai da te!

Il restauro di un portone in legno dell’inizio ‘900 richiede la stessa cura e attenzione del legno di un’imbarcazione. La sua esposizione alle intemperie ed agenti atmosferici lo mette ogni giorno alla prova con sole, pioggia, caldo e freddo. Il legno va protetto e verniciato perché resista ai raggi UV, alle colpiture e all’usura di tutti i giorni. Le resina penetra dentro le fibre del legno asciutto saturandole ed evitando così che si riempiano di umidità. Particola attenzione richiedono le giunzioni ed incastri che con il tempo si sono leggermente ritirati, lasciando fenditure di qualche millimetro ed il legno deteriorato là dove c’erano le viti mangiate dalla ruggine.

Aiutandosi con un punteruolo (la punta di un cacciavite piatto è altrettanto valida) si spinge dentro la fenditura del cotone idrofilo (quello da medicazioni è eccezionale!), si pennella ancora un po’ di resina perché il cotone la assorba bene. Si prepara poi con della polvere carteggiata dello stesso legno un impasto e Microfibre Naturali (5 parti di Microfibre Naturali e 1 parte di polvere-segatura).

Grazie al C-Systems 10 10 CFS possiamo andare ad intervenire efficacemente consolidando la struttura in tutte le sue parti. Il controllo dell’umidità ha dato esito positivo. La porta con un tasso di umidità del 10,6% è asciutta (si richiede al massimo un valore 12-15%) e si può procedere con i lavori!

Si lascia asciugare il 10 10 CFS. Il giorno successivo la si carteggia a bagnato ovvero con un panno umido od una spugna Spugna antigraffio Scotch Brite 3M si rimuovono le untuosità chimiche che la resina rilascia seccando. Terminata questa operazione si può procedere con la verniciatura. La vernice lucida SPINNAKER Gold Fashion garantisce  la protezione dai raggi UV. Per una resa ottimale consigliamo 6 mani.