Pronti per il trattamento antiosmosi?

Articolo pubblicato su Arte Navale – n°84 ottobre/novembre 2014

Nei nostri depliant, scaricabili anche dal nostro sito, è riportato, passo dopo passo, il protocollo da rispettare per sconfiggere l’osmosi, riparare i danni e ridare forza alla carena che risulterà anche migliore di quando era nuova.

Barca felice e skipper soddisfatto, sorridente. Questo è l’obbiettivo.

Dalla documentazione fotografica, le linee e le macchie bianche sono la dimostrazione che il poliestere, di non adeguata qualità e/o lavorato male, si è idrolizzato, sciolto, concentrandosi in bolle o lasciando libero il filato del tessuto di vetro che ora appare bianco come prima della lavorazione.

E’ fondamentale procedere alla rimozione del gelcoat.

Se mantenessimo uno strato di gelcoat  non avremmo una corretta valutazione dello stratificato della carena ed esso inoltre risulterebbe essere una barriera per l’asciugatura. Ecco perché deve essere rimosso tramite Gel Plane e leggera sabbiatura o idrosabbiatura.

Le bolle, anche importanti, arrivano allo strato successivo di tessuto. Il liquido che si é formato, denso, ha favorito maggiormente l’ingresso dell’acqua esterna che tende a pareggiare ed equilibrare le due differenti densità. Anche il secondo strato di tessuto mostra il filato “biancheggiato”. Lo scioglimento del poliestere è iniziato.

Come si può pensare di realizzare la nuova protezione senza trasformare in “crateri” anche quelle macchie bianche?

Com’è possibile eseguire un’otturazione sul nostro “molare” senza avere prima fatto pulizia assoluta della carie?

Dopo l’utilizzo del Gel Plane si raccomanda la sabbiatura o la idrosabbiatura, seppure più leggera, come in questo caso, dove non sono presenti né gelcoat né antifouling. Se avete dubbi, sentiamoci.

La sabbiatura agisce in maniera puntiforme, è drastica e va sempre eseguita in maniera completa. La carena deve diventare come il formaggio parmigiano “aperto – tagliato” dal pizzicagnolo, non quello tagliato col filo. La superficie deve risultare uniformemente butterata, così che il profilo della carena sia più esposto. La misurazione dell’umidità a sabbiatura finita sarà all’incirca la metà di quella iniziale e il lavaggio con acqua a pressione o col vaporello “a vapore” scioglieranno con facilità i residui degli acidi rimasti nelle trame del tessuto.

Il lavaggio é indispensabile per rimuovere acidi e sostanze degradate, idrolizzate, disciolte.

Dopo poche settimane o qualche mese si potrà dare inizio ai lavori.

Prima di tutto, trattare i crateri con una pennellata di 10 10 CFS e stuccare su fresco sempre con 10 10 CFS mescolato alle Microfibre Minerali: la carena risulterà rinforzata e più forte di prima.

Procedere poi con la carteggiatura per spianare le toppe, seguita da una mano generale di 10 10 CFS.

Infine é il momento di applicare lo stucco epossidico Nautilus Epoxy Light Filler  con spatola dentata.