Perché l’umidità del legno fa perdere velocità alla barca?

Le carene delle imbarcazioni in legno, vela o motore, sono soggette ad assorbimento di acqua. L’aumento del tasso di umidità in carena oltre i limiti massimi previsti dai Registri Navali (12 – 15%) comporta sommariamente i seguenti problemi: minore resistenza alla fatica, difficoltà di ancoraggio delle pitture e ridotta aderenza delle pitture applicate, possibilità di marcimento e di attacco da microorganismi ecc. ecc.
Il quantitativo in peso di acqua assorbita non è rilevante ai fini della minore velocità dell’imbarcazione e allora come mai diciamo che quando una carena è “zuppa di acqua” è molto più lenta? Oltretutto questa considerazione è avvalorata dal fatto che appena fatta carena la barca a motore ha qualche miglio in più di velocità e quella a vela risulta più scattante. Indipendentemente dalla qualità dell’antivegetativa il primo piccolo quantitativo di acqua assorbito dal legno gonfia leggermente la superficie rendendola non più liscia come appena messa in acqua ma leggermente “gommosa e deformata” così che i moti laminari dell’acqua da “ordinati” divengono “turbolenti” scomponendosi e creando micro vortici che tolgono qualcosa, in termini di velocità, alla nostra barca. Se vogliamo considerare il quantitativo di acqua contenuta in una carena di legno massello, poniamo con opera viva di circa 40 mq (una barca a vela o motore sui 10 -11 mt) con spessore del fondo di 18 mm., dobbiamo prima calcolare il volume di legno usato che corrisponde a mq 40 x spessore 0,18 mm = 0,72 mt.cubi. Con i parametri previsti da Registri i litri di acqua massima fisiologici sono, nel volume di legno della nostra barca da 79,2 sino a 85 che possono essere considerati tranquillamente kg. con una approssimazione di 0,0… Quando invece la nostra carena denunzierà umidità relativa in carena ben oltre il 15% massimo consentito e sarà del 100% (oltre 6 volte di più) il quantitativo di acqua nella nostra carena non sarà complessivamente più di 144 litri o kg quindi con una differenza che varia da 64,8 a 59 lt o kg. E’ pensabile allora che la nostra barca, solo per l’aumento di questo peso perda in prestazioni di velocità?
Un esempio di paragone, con i dovuti limiti può essere quello di percorrere in auto una strada a velocità sostenuta e il fondo stradale sia nella prima parte liscio come si conviene e nella seconda ipotesi sia a pavè. Seppure perfettamente allineato e ben montato non ci permetterà mai di esprimere tutta la velocità anche quando il motore eroga il massimo di potenza. Infatti il legno con quella umidità maggiore assorbita “gonfia” subito la superficie esterna e toglie, seppure in pochi micron quella linearità superficiale che aveva fatto il costruttore.