L’umidità danneggia il legno

ll legno è un materiale naturale, formato da una miriade di cellule filiformi, con pareti sottili, che hanno la funzione di trasportare la linfa durante la crescita e il ciclo vitale. La miriade di canali che una volta trasportavano la linfa ora formano un moderno fascio di “tubi” che hanno una resistenza alla compressione veramente eccezionale.
Il legno nella stagionatura perde umidità (peso) e acquista forza fino ad arrivare ai requisiti richiesti dai registri navali (LLOYD’S, R.I.Na, BUREAU VERITAS ecc. ecc.) che stabiliscono il contenuto in una percentuale eguale o inferiore al 12 – 15%. Quando arriva a questi valori si ha la maggiore resistenza alla fatica e stabilità dimensionale (non si muove, non si spacca, non gonfia).Se il legno aumenta di volume ha assorbito, nuovamente, umidità, se il legno diminuisce di volume ha perso umidità. Se questi movimenti del legno vengono fatti quando col legno abbiamo costruito la barca é evidente che portano danno alla barca mostrando movimenti e spaccature insieme alla perdita di resistenza e di durata.
Come riferimento un legno, asciutto (12%), che ha una resistenza di X kg, con umidità intorno al 45% perde circa il 50% delle sue caratteristiche!
Per mantenere il legno nelle condizioni ottimali di stagionatura è importante (indispensabile) fare un ciclo di protezione. Prima dell’effetto “cosmetico” dei vari prodotti venicianti la migliore protezione è l’applicazione della resina epossidica come il C-Systems 10 10 CFS usata come colla al posto delle viti e dei chiodi (quindi il legno non sarà forato né con i buchi si faranno vie d’infiltrazione) sia come mano di fondo e protezione al posto di materiali del passato come minio e biacca. Il legno, come tutti i materiali ha degli inconvenienti, ma oggi si ripara con trattamenti semplici, sicuri e affidabili.
Qualcuno può obiettare che le barche fatte tanto tempo fa hanno usato proprio quei materiali… certamente ma anche il sottoscritto che è nato tanto tempo fa è stato… fasciato come si usava all’ora, come una mummia (evito di dire come un salame, anche è opinione diffusa). Oggi, si nasce ancora come una volta ma non si usa più quella tecnica desueta e superata di fasciare i neonati. Chi ha orecchi per intendere… intenda!