La protezione del legno

Anno 10 n°56 – ottobre/novembre 2009

La costruzione di una cabina usando compensato di Mogano Okumè invece del tipo Kaya o Sapelli comporta, come si può notare dalle foto, una modifica sostanziale. La finitura con verniciatura a trasparente rappresenta ancora il massimo lusso anche se poi, ai buoni propositi, non è seguita altrettanta manutenzione. La qualità del compensato usato, probabilmente il tipo di “importazione”, nonostante sia omologato dal registro navale, lo confina come non idoneo per questo impiego. Inoltre il risultato mette in evidenza anche una non corretta esecuzione del lavoro. La vernice trasparente è distaccata dai bordi e sfogliata sulla giuntura, lasciando il compensato privo di ogni protezione. Il processo è in evoluzione peggiorativa. Di fronte ad un mantenimento così scarso appare evidente che anche la scelta della finitura trasparente che richiede, a parità di qualità e di spessore, maggiore attenzione di una finitura a smalto è stata una scelta affrettata. L’artigiano non si è posto il problema di arrotondare gli angoli dell’apertura, di fare una palella o una “lapazza” per congiungere le due parti a bloccare i due fogli in maniera precisa e a formare continuità. Osservando la tipologia di sfogliatura si può azzardare che la mano di fondo è del tipo molto in uso tra i “mobilieri” chiamato “turapori” con una rapida essiccazione. Le mani a finire hanno una qualità solo leggermente superiore. Inizialmente va tutto bene ma poi, come dice la parola “turapori”, questa tipologia di prodotto (con un residuo secco molto basso e ridotta resistenza “antistrack”) lascia libera la fibre e le “teste” del legno non protette in profondità. E’ sufficiente una piccola rottura o un banale colpo perché l’acqua e l’umidità trovino solo un blando ostacolo alla capillarità che porta, con l’arrivo delle buone temperature, allo “sfogliarsi” del lavoro pagato profumatamente.

Poi è facile parlare male del tempo. Usare anche questo compensato “non perfettamente idoneo” e metterlo in opera con resina epossica C-Systems 10 10 CFS, stondare leggermente i bordi con un raggio almeno del lapis che abbiamo usato all’asilo, passare una  o due mani di fondo C-Systems UV Protection seguita da alcune mani di SPINNAKER Gold Fashion o SPINNAKER Polyurethane 2 (bicomponente) assicura al lavoro una buona affidabilità.

Il 10 10 CFS, essendo elastico e senza ritiro (perché privo di solventi), non dà luogo al distaccamento dal legno perché lo impregna profondamente assicurandogli una lunga durata.

Il costo di questi prodotti? A parità di spessore, forse, il 5% in più sul totale, compresa la manodopera invece non rappresenta neppure lo 0,2%.