• IL REFIT DI UN DRAGONE DEL 1963

Elegante, marino, dall’affascinante aspetto retrò, il Dragone è un monotipo da regata nato come scafo da crociera. Progettato nel 1929 dal norvegese Johan Anker a seguito di un bando del Royal Yacht Club di Göteborg (Svezia), è stato classe olimpica dal 1948 al 1972. Un’investitura che ha comportato la modifica degli interni, con l’eliminazione di cuccette e cucinino per fare spazio all’attrezzatura da regata. Dotato di imponenti slanci, chiglia semilunga e grande velatura è una barca per tre persone di equipaggio, considerata la stabilità però è divertente e sicura anche in singolo per piacevoli veleggiate; all’occorrenza manovra bene anche con la sola randa. Il Dragone, classe internazionale, è diffuso in oltre trenta nazioni e conta molti estimatori.

Il Dragone di legno di questo articolo è stato immatricolato nel 1963 è arrivato in Italia nell’ottobre del 2016.

Era stato sottoposto ad un importante restauro in Germania qualche anno prima ma dopo pochi mesi ha cominciato ad avere problemi. A poppa si stavano aprendo delle crepe e sull’opera viva entrava acqua in abbondanza. Insomma, un grosso problema!

Seguiamo l’operatore Walter nel restauro dell’opera viva e della poppa.

L’unica soluzione è stata di metterla su un’invaso per controllare. Si sono notate delle spaccature vicino al bulbo, praticamente si stavano staccando i vari strati di resina. L’operatore ha optato che una lavorazione radicale: è stata rimossa l’intera lavorazione precedente. 

Viene rimosso il vecchio tessuto, era stato applicato il plan, non adatto a questa lavorazione!

Le tavole vengono rinvergate. E’ stato applicato un nuovo strato di tessuto biassiale da 450 gr con resina epossidica 10 10 CFS. Applicazione effettuata con peel ply, che poi verrà rimosso lasciando la superficie perfettamente liscia.  A seguire Nautilus Epoxy Light Filler. Una mano di resina 10 10 cfs con A20 Microshield per creare una barriera contro l’umidità. I legni interni vengono lasciati a trasparente.

Poi la veniciatura. L’Armatore è molto soddisfatto ed il dragone può tornare a fare bordi sul Lago di Como.

Walter, l’operatore di questo bel restauro, ce lo racconta con poche parole “Avventura impegnativa e faticosa ma alla fine soddisfacente!”

Oltre alla grande perizia e ottima scelta dei materiali Walter ha anche il dono dell’umiltà. Il lavoro non è soddisfacente … è eccellente! 

Bravo Walter!