Come restaurare il bulbo della barca

la nostra guida rapida!

Il trattamento per la rimozione del bulbo (soprattutto se di ghisa) e la successiva rimessa in opera richiede anche queste attenzioni.
1) Smontaggio del bulbo e rimozione dei tiranti, dei perni.
2) Sabbiatura completa del bulbo e applicazione della prima mano di Nautilus Epoxy Primer, seguita dopo almeno 12 ore dalla seconda mano.
3) Dopo almeno 12 ore, applicazione della prima mano di C-Systems 10 10 CFS e quando appiccicaticcio (stick), della seconda mano… fino a 10 cm dall’attaccatura del bulbo.
4) Contemporaneamente alla sabbiatura del bulbo sarà stata fatta pulizia della sede della “pancia” se possibile ancora con la sabbiatura e portando via tutti i residui di vecchi stucchi (che senz’altro saranno poliestere) o ancora peggio delle tracce di silicone.
5) Controllo minuzioso in sentina in corrispondenza dell’attaccatura per controllare la perfetta integrità di tutta la struttura e considerare non solo l’area di “attaccatura” ma anche quella circostante per almeno il doppio della dimensione del bulbo. Questo nel caso non ci sia un “ragno” all’interno che scarichi su una più ampia superficie le forze e il peso del bulbo. Se questa parte non è perfettamente integra sarà opportuna l’applicazione di ulteriore stratificato di vetro che vada a formare spessore e “scarichi” le forze più lontano possibile dall’attaccatura, che è in posizione obbligata. Se c’è spazio attaccare con C-Systems 10 10 CFS degli spessori di legno in corrispondenza dei bulloni per aumentare la distanza di tiraggio.
6) A questo punto… due mani di C-Systems 10 10 CFS saranno state applicate contemporaneamente al bulbo… nella parte di attacco e per un collare di almeno 10 cm.
7) Inserire nel bulbo i nuovi perni… avendo cura di proteggere la parte che viene inserita con DURALAC o prodotto equivalente per impedire la coppia galvanica per differente potenziale tra metalli. La parte filettata “libera” sarà protetta con una mano di Nautilus Epoxy Primer .
8) Presentare il bulbo in posizione e avvicinarlo fino a circa 3-5 cm dal completo serraggio.
9) Sulla resina C-Systems 10 10 CFS, se possibile ancora non secca… ma appiccicosa (stick – come un nastro adesivo) applicare generosamente (mediamente 1 – 2 centimetri) Nautilus Epoxy Light Filler (a catalizzazione standard) alzare ancora il bubo e cominciare a serrare. Lo stucco formerà un’interfaccia perfetta tra bulbo e scafo, buona parte dello stesso deborderà all’esterno e sarà raccordato con lo scafo. Bisogna considerare che la maggior parte degli attacchi dei bulbi è standard e le superfici non sono collimanti,

non toccano bene quindi tutto lo scarico delle forze avviene sui tiranti. Se facciamo combaciare perfettamente, la parte interessata della carena e la parte superiore del bulbo, su una superficie rigida e perfettamente combaciante (Nautilus Light Filler, inoltre, fa anche una tenuta di incollaggio) avremo una distribuzione di sforzi su una parte maggiore anziché puntiforme. Se usassimo della gomma polyuretanica, simile alla nostra Nautilus Polyurethane Sealant (mai usare silicone) avremmo un “accoppiamento” di qualità inferiore perchè la gomma ha un carico di tenuta decisamente più basso. I fori della carena, dove passano I perni filettati, saranno stati pennellati con un po’ di resina per compattare le fibre di vetro esposte per testa.

10) La parte con C-Systems 10 10 CFS che forma il “colletto” della zona superiore del bulbo, sarà carteggiata a bagnato e poi tutto il bulbo protetto con due mani complete di C-Systems 10 10 CFS seguita da Nautilus Epoxy Light Filler con spatola dentata, poi con spatola liscia e ancora C-Systems 10 10 CFS (due mani) più due mani di Nautilus Epoxy Primer e antivegetativo Nautilus S.P.
Ora siamo certi della qualità del lavoro e se non possiamo farlo direttamente sarà veramente importante controllare la corretta successione delle fasi dell’esecuzione degli addetti ai lavori.