Il timone in profilo compensa il tiro del giro dell’elica

Le barche a vela hanno timoni performanti (nella quasi totalità) perché sfruttano il vento e sono, generalmente più vissute.
Sulle barche a motore, anche motoryacht importanti, capita di vedere timoni che non sono “in profilo”. Cosa vuol dire? Che la superficie del timone non risponde a quelle caratteristiche idrodinamiche che devono tenere conto della velocità della barca. La non perfetta corrispondenza del timone genera vibrazioni, richiede timoni più grandi, maggiore potenza dei motori … come una macchina che non ha un corretto CX e necessita di più cavalli. L’usanza, poi, di mettere lo zinco proprio sulla pala é perlomeno impropria.
Il motore quando montato singolo (non in coppia) per esempio su gozzi, barche a dislocamento o plananti, genera, per effetto rotativo dell’elica una spinta a deviare dalla parte del senso di rotazione. Il timone deve contrastare la spinta laterale con un leggero angolo, facendo perdere velocità. Una maniera per rendere lineare l’andamento del monomotore consiste nel fare un profilo più bombato su una faccia del timone dalla parte opposta alla rotazione dell’elica. Di quanto deve essere questa bombatura e come farla?
Deve essere proporzionata alla superificie del timone, alla velocità della barca e modificata usufruendo, anche, semplicemente di resina C-Systems 10 10 CFS e Microfiller Powder per aggiustarla di carenaggio in carenaggio per arrivare alla forma corretta che appaghi completamente la voglia di migliorare la nostra barca.