Una paratia in carbonio

Ogni progettista è alla costante ricerca della forma migliore unita alla leggerezza e alla robustezza.
Solo 20 anni fa, le velocità delle barche a vela che oggi si raggiungono quasi normalmente, erano impensabili. Il carbonio è diventato il materiale di riferimento per la costruzione dello scafo e oggi si va diffondendo anche per l’albero su unità in esercizio.
Su questo scafo di oltre dieci anni, c’è bisogno di disporre diversamente un locale a prua per rendere tale spazio tecnicamente più rispondente alle necessità. La nuova paratia divisoria, costruita a terra, è destinata a creare un locale tecnico. Usando un’anima di PVC da 30 mm (espanso del peso di circa 150 kg/m3) è stata rivestita da ambo le parti con carbonio biassiale ±45° laminato con C-Systems 10 10 CFS. La costruzione è stata eseguita in sottovuoto per ottenere una perfetta omogeneità e assicurare uniformità della resina epossidica (la poliestere non è indicata col carbonio), compattezza della struttura e migliori performances.
Ad essiccazione avvenuta, dopo la perfetta sagomatura, è stata messa in opera fissandola con C-Systems 10 10 CFS Addensante n° 2 per rendere la resina tixotropica (densa come gelato) e “baciare – colmare” perfettamente il perimetro dello scafo. E’ stata poi fascettata con lo stesso biassiale tagliato a strisce, che la collega al soffitto e alle fiancate; anche qui le fibre in diagonale lavorano perfettamente. Questo raccordo consente una curva morbida, conferendogli una maggiore forza. Quando invece i tessuti di vetro, carbonio o aramidico lavorano ad angolo retto, senza un raccordo adeguato tra le due superfici, tale punto diventa il più “problematico” della struttura perché le forze applicate non possono trasferirsi velocemente e qui si concentrano esercitando uno sforzo critico.
Per raggiungere l’ottimizzazione è stata usata anche una lampada a raggi infrarossi con un “dimmer”, regolatore di potenza, per ridurre i picchi di calore dovuti alla vicinanza della stessa alla superficie.
In questo periodo invernale il lavoro ha previsto con la resina C-Systems 10 10 CFS il catalizzatore veloce. In Primavera avremmo usato quello Standard mentre dove necessitano maggiori quantitativi di resina o con temperature superiori a 20-22°C avremmo scelto il tipo Slow, per dare maggiore tempo di impiego e per la preparazione del sacco a vuoto.
La bellezza del carbonio contrasta un poco con l’ambiente poco luminoso, ma rende partecipi della tecnologia che fa passi importanti.

Foto 1 –  Interno prua con paratia divisoria
Foto 2 –  Particolare parete divisoria con anima in pvc e carbonio
Foto 3 –  Profilo in carbonio con espanso per rinforzo coperta
Foto 4 –  C-Systems 10 10 CFS, Addensante n° 2 e carbonio biassiale ±45°