Radio Banchina, Onde Medie e FM.

Anno 14 n°74 – dicembre 2012/gennaio 2013

Mille voci per dire la stessa cosa.Ognuna con una sua interpretazione differente e con la pretestuosa soddisfazione di avere dato consigli buoni all’amico.

La foto mostra il particolare della carena di una barca a vela in vetroresina, con trattamento antiosmosi dopo leggera sabbiatura (si può vedere la “puntinatura” di questo intervento, ci sono ancora tracce di gelcoat). Si possono contare 4 mani di antifouling blu e successivamente almeno due di colore rosso. Sono tutte di matrice dura. Il trattamento antiosmosi appare di colore verde chiaro.

La barca successivamente non ha risolto i suoi problemi perché: 1° non è stata controllata, né perseguita una sufficiente asciugatura della carena.

2° non è stata sabbiata sufficientemente in maniera energica e lo dimostra il gelcoat ancora presente.

3° il prodotto, seppure idoneo, è stato applicato su superficie non preparata adeguatamente (è come un buon olio in un motore sbiellato).

4° anche se fosse stato fatto, tra qualche anno, saremmo a fare un ulteriore intervento per eliminare lo spessore dell’antivegetativa (qui siamo già oltre i 500 micron, 5/10 di mm) perché tra poco comincerà a fare croste e staccarsi a piccole zone.

E’ indispensabile, prima di fare un trattamento antiosmosi di risanamento, che la vetroresina (priva di gelcoat) sia energicamente e profondamente sabbiata per eliminare eventuali bolle sotto lo stratificato. Inoltre anche l’umidità deve rientrare nei parametri di sicurezza: con lo Skinder digitale, che arriva oltre 20 mm di profondità, non si deve superare il 30% di umidità relativa cui corrisponde 0,8% di umidità nel peso della stratificazione. Dopo questa verifica, si può partire per il risanamento con il 10 10 CFS, stucco, antivegetativo meglio se autolevigante disponibile anche per le barche a motore. Nei trattamenti preventivi su barche nuove: carteggiatura leggera per togliere i residui dei distaccanti della stampata e via, con la possibilità di scegliere anche prodotti a solvente come il nostro Nautilus Epoxy Primer. Su barche già in esercizio, prima del trattamento, dobbiamo arrivare nuovamente al gelcoat per essere certi che l’imbarcazione sia priva di umidità. Altrimenti è come cambiarsi le scarpe e lasciare i calzini bagnati. Il disagio rimane. L’intervento dettagliato per risanare o conservare la carena in perfette condizioni è nel nostro sito. Troverete la Scheda Antiosmosi a.p.p.  per avere tutte le informazioni indispensabili per chiarire i vostri dubbi ed avere una perfetta visione dei problemi della vetroresina.

Ah … se lo facesse anche radio banchina!