Se non posso “tirare” immediatamente la barca in terra, per la riparazione dello strato protettivo, l’acqua, non va nuovamente a bagnare tutta la carena che era stata pazientemente asciugata?

Il 10 10 CFS applicato su vetroresina, forma un tutt’uno e fa si che una rottura di questo film, grossa come una noce, diventi, dopo un anno, come un mandarino ma localizzata perfettamente nel punto d’impatto, seppur leggermente ingrandito.

La stessa rottura su legno, non permette alle sue fibre di assorbire umidità, perché le fibre sono state impregnate nella fase di protezione e non hanno la capacità di assorbimento notevolmente ridotta.

Per la riparazione delle colpiture si renderà necessario allargare la zona d’intervento di un diametro 2 – 3 volte maggiore di quello d’impatto, riportare la superficie a zero, rastremando i lati, asciugando moderatamente con phon (o con termoventilatore), dando un calore leggero, superficale.

Dopo avere accertato l’eliminazione di tutta l’umidità, procedere alla lavorazione come fatto per la protezione totale. In caso di rottura del fasciame o del tessuto, è evidente che l’intervento mirerà anche a ristabilire il perfetto stato di integrità della struttura.